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Piante a manutenzione zero

Piante a manutenzione zero perché scelte accuratamente e messe a dimora nel giusto contesto.

Le piante a manutenzione zero sono, semplicemente, quelle messe nel posto giusto. Significa, in un contento con giusta esposizione, terreno (ph e composizione), zona climatica.

Ci sono diversi fattori che concorrono all’avvenimento della fotosintesi. La luce è sicuramente il più importante, insieme alla temperatura e all’acqua. Se una pianta non è messa a dimora in un luogo in cui è in grado di fotosintetizzare, allora diventerà una pianta “difficile”, che non cresce, soffre…e avrà bisogno del vostro intervento. MA non è possibile portare il sole dove non arriva a causa dell’ombra di una casa o rendere più miti gli inverni…ci sono sicuramente degli accorgimenti, come coprire una pianta adatta ad un clima più caldo o innaffiare continuamente un terreno sabbioso sperando che le radici trattengano più acqua. E poi perché farlo quando ci sono piante adatte ad ogni contesto? Non si può avere qualsiasi pianta, ma si può avere SEMPRE una pianta. Le piante a manutenzione zero sono proprio quelle che desiderano stare, per natura, nel contesto in cui le poniamo. Senza forzature e tempo extra dedicato alla cura idi una pianta che comunque non sarà mai davvero felice.

Non solo. Ciò che noi vediamo, la parte aerea delle piante, è il frutto di quello che avviene sotto terra. Sembra banale e scontato ma non lo è. Le radici assorbono acqua e nutrimenti dal terreno e questo mix viene trasformato attraverso la fotosintesi in zuccheri, che servono alla pianta per crescere (questa è la fotosintesi spiegata in due parole, per evitare che si pensi che serva solo a permetterci di respirare…). Se le radici di una pianta che in natura cresce in una zona umida si trovano in un terreno secco, difficilmente questa pianta potrà stare bene. Basta aumentare le innaffiature? Sì, ma dipende dal tipo di terreno: se è sabbioso non riuscirà a trattenere abbastanza acqua per fare in modo che le radici la assorbano. E viceversa, se una pianta che non sopporta terreni impregnati viene messa a dimora nel giardino di una zona piovosa, soffrirà, non crescerà e molto probabilmente morirà.

E ancora, una pianta molto vigorosa, che sviluppa un importante apparato radicale, potrà stare bene racchiusa in un vaso solo per un breve periodo. E in natura, sono poche le cose effimere, che durano quindi pochi mesi o pochi anni…

E’ un concetto davvero molto semplice, da tenere sempre in mente, sia che si tratti di un giardino, che di un terrazzo. Non basta avere terra e un impianto di irrigazione per avere un buon risultato durevole nel tempo.

La prima regola è guardarsi intorno e osservare quali piante crescono spontanee (o stanno bene) nel contesto in cui si vive. Questo ci dice quali essenze possono crescere nella zona climatica in cui viviamo. Si osserva poi l’esposizione: sono al sole? Tutto il giorno? Prendono il sole delicato del mattino o quello aggressivo del pomeriggio? E poi si pensa al terreno: questo è un fattore più complicato da valutare per i non addetti ai lavori, per questo ci si affida ad un professionista (premesso che anche in questo caso un primo passo è quello di guardarsi intorno, come scrivevo sopra).

Ripeto quasi quotidianamente che, come specificato nel paragrafo precedente, non si può avere qualsiasi pianta, ma sicuramente si può avere almeno una pianta (basta pensare che ci sono piante che crescono nel deserto…).

Le piante vanno rispettate. Non solo perché è grazie a loro se viviamo, ma anche perché vivono loro stesse e meritano di stare dove possono stare bene. Mentre tutti noi meritiamo di godere di un bel giardino o terrazzo (ma anche di un davanzale) dedicando alle piante il giusto tempo.

Un professionista si occupa di questo: trovare le piante adatte ad un contesto considerando tutto ciò che è stato scritto sopra, ma anche il lato estetico (che comporta anche combinare colori e fioriture in modo che abbiano un senso, tra le altre cose).

Se desiderate essere supportati nella realizzazione di un giardino, scrivetemi o cliccate qui.

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